REGGIO EMILIA – “Un grande lavoro di cooperazione giudiziaria e di polizia internazionale”. Così il procuratore capo Calogero Paci ha commentato l’operazione che ha portato all’individuazione in Francia, a Montpellier, del 33enne marocchino accusato di avere compiuto quattro aggressioni a sfondo sessuale nella primavera del 2021 al Parco del Crostolo, in città.
Il 15 luglio scorso, grazie a un meticoloso lavoro di indagine, carabinieri e agenti di Reggio, con la collaborazione dei colleghi francesi, erano riusciti a rintracciare e arrestare il 23enne tunisino Hadi Trabelsi che il 31 maggio aveva ucciso a coltellate in stazione storica il 18enne connazionale Mohamed Tabet: l’assassino, dopo il delitto, era fuggito in Francia, a Marsiglia, per poi essere bloccato una volta rientrato nel nostro Paese.
L’operazione più eclatante in questi ultimi anni all’estero è sicuramente quella che ha portato all’arresto di Danish Hasnain, lo zio di Saman Abbas, avvenuto il 23 settembre 2021 nella periferia parigina di Garges Les Gonesse dopo settimane di appostamenti e di lavoro congiunto da parte della polizia francese e dei carabinieri reggiani.
Pochi mesi prima, il 31 maggio 2021 e sempre in Francia, a Nimes, era stata la volta del cugino di Saman, Ikram Jiaz, mentre il 14 febbraio 2022 questa volta in Spagna, a Barcellona, era terminata la latitanza dell’altro parente della ragazza, Noumanoulaq Noumanoulaq. Molto piàù tortuoso il percorso che aveva portato all’arresto in Pakistan, il 15 novembre 2022, di Shabbar Abbas, poi estradato in Italia nei giorni scorsi.
E fuori dall’Europa spicca l’operazione che ha portato all’individuazione dell’omicida di Franca Ganassi, uccisa a Scandiano nel 2005: il 13 maggio 2020 a Casablanca, in Marocco, era stato rintracciato e fermato il 45enne Mustapha Bouzendar.
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