REGGIO EMILIA – L’obbligo di mascherina e il timore di ulteriori restrizioni sono stati al centro della puntata del Graffio, in onda ieri sera su Telereggio.
“E’ una patologia a trasmissione respiratoria che verrebbe bloccata dall’uso della mascherina – le parole di Cristina Mussini, infettivologa di Unimore – Il problema non sono gli eventi di massa, ma la gente che non tiene la mascherina. In Cina adesso sono a contagi zero, da noi abbiamo fatto l’estate al Billionaire e la Sardegna, che era a contagi zero, adesso ha le rianimazioni piene”.
La professoressa, dunque, boccia l’estate spensierata di molti italiani e promuove la stretta del Governo sulle mascherine. Una stretta che, invece, non convince Gianluca Vinci. Il parlamentare della Lega si è detto “moderatamente contrario” all’obbligo di mascherina, parlando di provvedimento poco chiaro che lascerebbe troppo spazio alle interpretazioni di chi esegue i controlli. Secondo Vinci, il Governo starebbe preparandosi l’alibi per un nuovo lockdown. “Questo può dare la scusa a qualcuno di dire: ‘Guardate, ci abbiamo provato. Siamo stati anche bravi, ma gli italiani non rispondono. Ma a che pro il Governo dovrebbe desiderare un nuovo lockdown? Per far vedere che, nonostante il suo impegno, ci si arriverà lo stesso e infatti ci si arriverà continuando a prendere provvedimenti poco chiari”.
La Mussini non ha escluso la necessità di misure ancora più restrittive se non ci sarà un’inversione di tendenza. Lo stesso obbligo di mascherina, ha detto, non sarebbe stato necessario se le persone fossero state più responsabili. “Si è arrivati a dire di mettere sempre la mascherina perché la gente non stava a 2 metri di distanza”.
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