REGGIO EMILIA – Parliamo di reddito di cittadinanza. Si prospetta un taglio per quanto riguarda la figura dei navigator, introdotta nel 2019 per aiutare i beneficiari dell’assegno a trovare un’occupazione. Una decisione che, se confermata, avrà ricadute negative sui centri per l’impiego del nostro territorio.
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“L’anno prossimo faremo sicuramente delle procedure concorsuali, ma non faremo in tempo a rimpiazzare i Navigator se come sembra non verranno rinnovati al 31 dicembre. Al momento il termometro segna rosso”: Così Marco Melegari, dirigente dell’Agenzia Regionale per il Lavoro per le province di Modena e Reggio Emilia.
Il piano di potenziamento dei centri per l’impiego, lanciato dal governo Conte I, ma attuato a rilento, si scontra con la mancata proroga dei navigator. Attualmente nella nostra provincia sono dodici quelli operativi. Inizialmente erano 18. Le defezioni si sono registrate a partire dalla scorsa primavera, quando il contratto in scadenza è stato rinnovato per otto mesi.
Le sei sedi reggiane dei centri per l’impiego contano in totale 72 dipendenti. L’iniezione di nuovo personale in arrivo tramite concorso nel 2022 sarà pari a una dozzina di unità.
“Sembra tranquillo detto così. Ma noi viviamo una sproporzione notevole tra i disoccupati e i dipendenti. Il carico di lavoro per singolo dipendente è improponibile, non ha eguali in nessun altro servizio pubblico. Anche se fossimo in 85 o 100 non ci sarebbe da esultare”.
Nel 2021, finora, sono state 4.109 le richieste da parte di beneficiari reggiani del reddito di cittadinanza. Si tratta del 12% di tutte le domande raccolte a livello regionale.
Tra i ruoli svolti dal navigator c’è quello della gestione del cosiddetto assegno di ricollazione, una misura di ricerca intensiva di un posto di lavoro. “Su questo fronte è chiaro che per noi è un grosso problema, il lavoro dei navigator era fondamentale. Alcuni di questi hanno fatto un lavoro importante, di monitoraggio delle opportunità occupazionali, chiamando puntualmente le aziende reggiane con più movimentazione di rapporti di lavoro. Anche su questo fronte andiamo a perdere un pezzettino”.
Sul nostro territorio la quota di percettori che entro sei mesi è stata avviata al lavoro è del 14,16%. Un dato riferito alle province di Reggio e Modena assieme. Tra le ipotesi prese in esame dal governo c’è il coinvolgimento della agenzie private di collocamento.