NOVELLARA (Reggio Emilia) – L’italiano è stentato, ma quella di Danish Hasnain è una difesa: “Non l’ho uccisa io”. E’ il 17 novembre 2022, lo zio di Saman Abbas ha deciso di parlare. Lo fa con la polizia penitenziaria, poi, scortato, conduce il procuratore capo di Reggio Calogero Paci, il sostituto procuratore Laura Galli e i vertici dell’Arma reggiana in viazza Reatino, al casolare, e nelle serre di Novellara, e parla con loro.
Dichiarazioni agli atti del processo che inizierà venerdì, dichiarazioni il cui audio è stato diffuso dal Tgr. Parla di terra, Danish. E’ la terra scavata per nascondere il corpo della nipote. Secondo il suo racconto, ha saputo dell’omicidio di Saman a cose fatte. L’uomo, che il fratello minore di Saman ha indicato come l’esecutore materiale del delitto, dice di non essere stato lui a ucciderla, e anche di non essere riuscito a scavare, assieme ai cugini della ragazza, perché “a Saman volevo bene”.
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