REGGIO EMILIA – Enel, Stellantis, Poste Italiane, Generali, Recordati e Moncler: nelle settimane scorse la Fondazione Manodori ha venduto tutte le azioni non immobilizzate che aveva in portafoglio più un grosso pacchetto di titoli Bper Banca, incassando 3,6 milioni di euro che sono stati reinvestiti in azioni Intesa Sanpaolo e in fondi obbligazionari Allianz e BNP Paribas. In un certo senso, il 2023 è in continuità con il 2022.
L’anno scorso la Manodori, per proteggersi dalla tempesta che ha investito i mercati finanziari, ha adottato una gestione finanziaria dinamica. Prima ha venduto fondi azionari e obbligazionari per 15 milioni, realizzando 700mila euro di plusvalenze. Poi ha reinvestito tutta la liquidità, sempre in fondi azionari e obbligazionari. In novembre ha venduto 400mila azioni Unicredit a 13 euro, incassando più di 5 milioni. Più di 2 milioni sono stati utilizzati per sottoscrivere obbligazioni Generali, Intesa Sanpaolo, Enel e Banco Bpm.
Il buon avanzo di gestione – 3,7 milioni di euro – è dovuto principalmente ai dividendi incassati da Unicredit (1,589 milioni), Cassa Depositi e prestiti (1,086 milioni) e Banca d’Italia (566mila euro). Il 2023 si profila per ora meno accidentato del 2022. Il 26 aprile sui conti della Manodori è stato accreditato il dividendo Unicredit 2023: oltre 2,5 milioni, quasi un milione in più rispetto a un anno fa.
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