CASALGRANDE (Reggio Emilia) – Don Claudio Crescimanno è stato interdetto. A diffondere la notizia sulla conclusione del procedimento che lo riguardava dall’autunno scorso, dopo l’ultima comunicazione ufficiale della Diocesi di Reggio e Guastalla, è stato lo stesso sacerdote della diocesi molisana di Isernia Venafro, legato alla Cittadella della Divina Misericordia di Casalgrande Alto.
La curia ancora, però, non ha ufficializzato quanto disposto dall’arcivescovo Giacomo Morandi e, in una nota, annuncia che lo farà solo nei prossimi giorni “nel rispetto – si legge nel testo – della riservatezza e dei passaggi canonici e nei termini previsti dall’ordinamento”. Dell’attività di Crescimanno si iniziò a parlare nel 2021 in piena emergenza pandemica, quando il prete originario della Bassa modenese celebrava messa senza rispettare le norme anti Covid. Dopo una serie di diffide e comunicazioni, la Diocesi lo scorso ottobre intimò al sacerdote lefevriano di non svolgere più alcuna attività ministeriale, avendo violato le regole della comunione ecclesiale e del diritto canonico. Ora, è arrivata l’interdizione che gli vieta di celebrare e ricevere sacramenti.
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