REGGIO EMILIA – Tutto il Molise, tutta la Basilicata, la Puglia a parte le province di Lecce e Bari, la provincia di Salerno in Campania e quella di Cosenza in Calabria: la gara per l’assegnazione dei clienti della maggior tutela nel servizio elettrico ha segnato per Iren un passaggio importante.
Alla vigilia della fine del servizio di maggior tutela, il territorio nazionale è stato suddiviso in 26 aree territoriali, ciascuna delle quali accorpa diverse province. I lotti sono andati a gara attraverso una procedura competitiva: chi ha vinto, si è aggiudicato tutti i clienti domestici non vulnerabili del servizio di tutela.
L’Area Nord 11, con le province di Reggio, Modena, Mantova e Verona, è stata vinta da Enel Energia con un ribasso di 97 euro all’anno sui costi di commercializzazione. Iren Mercato, invece, ha partecipato a sei gare e, insieme alla società controllata Sev, si è aggiudicata due lotti del Mezzogiorno: il numero 6, con le province di Brindisi, Matera, Potenza, Salerno e Taranto, e il numero 7, che accorpa le province di Campobasso, Cosenza, Foggia, Isernia e Barletta-Andria-Trani. I ribassi sono più contenuti rispetto ad altri lotti: 32 euro all’anno nel primo caso, 9 nel secondo.
Per Iren il saldo dell’operazione è decisamente positivo: ha perso circa 80mila clienti in aree di insediamento storico, come Torino e Parma, ma ne ha guadagnati 340mila nel Mezzogiorno. In ogni caso, il Sud non è più terra vergine per Iren: sette anni fa l’acquisizione di Sev, Salerno Energia Vendite, ha dato il via all’apertura di 500 punti fisici, circa 300 dei quali nelle dieci province che Iren si è appena aggiudicata.
Un grande protagonista della gara per i clienti della maggior tutela è stata Hera, azienda di servizi di Bologna, Modena e della Romagna che si è aggiudicata 7 lotti che comprendono 37 province dal Nord al Sud.
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