SANT’ILARIO D’ENZA (Reggio Emilia) – Interpump ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con ricavi per 1.576,1 milioni di euro, in calo dello 0,8% sullo stesso periodo del 2024 (-1,7% su base organica), e con un utile netto in calo del 4,5% a 172,3 milioni.
L’ebitda, si legge in una nota, si è attestato a 364,3 milioni, sostanzialmente in linea col 2024, e un margine che migliora dal 22,9% al 23,1%. Nei nove mesi la posizione finanziaria netta è migliorata da 409 a 317,6 milioni dopo investimenti per 73,6 milioni, flussi di cassa liberi per 162,7 milioni, acquisizioni per 16,5 milioni, dividendi per 35,5 milioni e buy-back netto per 15,3 milioni. Nel terzo trimestre i ricavi sono saliti dell’1,3% a 499,2 milioni (+2,3% su base organica), l’ebitda è cresciuto del 2,9% a 114,8 milioni e l’utile del 9,2% a 55 milioni.
“La diversificazione delle attività e la flessibilità operativa si confermano come i punti di forza di Interpump che nel terzo trimestre dell’esercizio ha nuovamente registrato sia una crescita organica del fatturato, sia un miglioramento della marginalità: alla luce di questi risultati, sulla base degli elementi attualmente in possesso, il gruppo conferma le proprie aspettative di fatturato e di ebitda margin orientati verso la parte migliore delle guidance”, ha dichiarato il presidente esecutivo Fulvio Montipò, che ha confermato un percorso di sviluppo attraverso “innesti che permettano di rafforzare ulteriormente” la “diversificazione geografica e di prodotto” di Interpump.













