REGGIO EMILIA – L’incontro, ospitato da un teatro Valli gremito, con Francesca Albanese relatrice speciale Onu sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati, chiamata a raccontare la sua esperienza in quei luoghi. Le sue parole hanno suscitato riflessioni e raccolto molti applausi. C’è stato anche a un momento di diversità di vedute tra lei e il sindaco.
“Questo tricolore è come un mantello che mi rappresenta e oggi mi protegge. Tutta l’Italia si sta svegliando”. Fanno da sveglia le parole di Francesca Albanese. E’ il modo chiaro nel riferire il tentativo in corso di cancellare un popolo a suscitare applausi a più riprese. “Combattiamo a mani nudi contro l’ingiustizia ma dobbiamo essere in tanti”.
Da tre anni Relatrice speciale delle Nazioni Unite in tema di diritti umani nei territori palestinesi occupati, Francesca Albanese ai bagni di folla è abituata, non nasconde però l’emozione di trovarsi in una città, medaglia d’oro per la resistenza, nota per il sostegno dato alle lotte dei popoli per il diritto all’autodeterminazione: “In questa terra che ha dato tanto per portarci la libertà di cui godiamo e che dobbiamo utilizzare oggi per aiutare non solo un altro popolo ad essere libero ma a non essere sterminato”.
Quando il mondo dorme. E’ il titolo del suo ultimo libro scritto per dare voce e nomi a persone che nel massacro rischiano di diventare numeri, a partire dai bambini. Dialogando con Tommaso Dotti e Nick Giacchè del gruppo dei Digital Freak Francesca Albanese si è detta consapevole di essere divisiva, posizionandosi dalla parte di quelli che vedono mentre dall’altra c’è chi nega rendendosi così complice. Nel rispetto del diritto internazionale, ha detto, sta la soluzione alla questione palestinese
Tra le sanzioni con cui Albanese si trova d’accordo c’è lo stop ai farmaci israeliani. A suo avviso anche i rapporti con le università israeliane vanno interrotti.
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