REGGIO EMILIA – Era agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico dallo scorso 27 ottobre, quando era stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla procura di Milano e dalla Direzione Distrettuale Antimafia lombarda, su attività di spionaggio illecito messe in atto da una società di investigazioni con sede nella città meneghina, la Equalize Srl. Giulio Cornelli, 38 anni, residente a Reggio, è dunque tornato in libertà: nei suoi confronti è stata disposta la misura dell’obbligo di dimora. Non si potrà dunque allontanare dal comune di Reggio Emilia.
La procura di Milano ha fatto ricorso al Riesame chiedendo il carcere: l’udienza è stata fissata per il prossimo 19 marzo. Cornelli, assistito dall’avvocato Giovanni Tarquini, secondo le accuse, si sarebbe occupato delle intercettazioni abusive e dell’acquisizione illecita di dati fiscali: nel mirino erano finiti imprenditori, politici, artisti. Stando a quanto emerso dalle indagini, l’obiettivo dell’organizzazione era quello di ricattare le vittime oppure elaborare dei dossier da rivendere a terzi.
Per la società di cui è amministratore e socio unico, la “Develope and go” con sede in via Gandhi 20, zona Canalina, era stato disposto il sequestro preventivo dell’intero capitale sociale. Interrogato dagli inquirenti lo scorso 9 novembre, il 38enne, ascoltato per oltre nove ore, si era dichiarato estraneo alle accuse.
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