CORREGGIO (Reggio Emilia) – Un lungo applauso per gli operatori sanitari che lavorano nel settore dell’emergenza urgenza, uno dei più colpiti dalla cronica carenza di personale: si è aperta così la cerimonia di riapertura del pronto soccorso di Correggio, chiuso 3 anni fa all’inizio dell’emergenza pandemica. Gli spazi sono stati ampliati, fino a ricoprire una superficie di più di 400 metri quadrati; soprattutto, sono stati adeguati alle normative legate all’emergenza Covid. Dall’apertura alle 18.30, sono stati 13 gli accessi.
Cristina Marchesi, direttrice generale di Ausl: “Oggi andiamo a ricomporre la nostra rete di pronto soccorso con questa ultima inaugurazione. Sono stati fatti lavori di adeguamento, per un investimento di oltre un milione e 200mila per rendere questa struttura idonea ad accogliere pazienti febbrili e non separando i percorsi”.
L’apertura, come per Scandiano, è dalle 8 alle 20: “E’ una bella giornata per Correggio e per tutto il distretto. In questo modo, si alleggeriranno anche gli altri pronto soccorso come Carpi e Guastalla e anche quello di Reggio Emilia”, ha aggiunto Salvatore Angieri, commissario straordinario di Correggio.
Fino al 2019 il pronto soccorso del San Sebastiano accoglieva 16mila pazienti all’anno, una media di 45 al giorno. La mancanza di personale sanitario ha impedito di riaprire prima, poi sono stati ingaggiati i medici esterni. Qui lavoreranno i professionisti della Global Medical Division Cmp, di Granarolo in provincia di Bologna. “In questo momento, sta andando abbastanza bene anche grazie a una selezione estremamente rigorosa fatta all’atto della aggiudicazione della gara e successivamente all’atto della messa in servizio dei colleghi”, ha concluso la Marchesi.
L’intervento di riqualificazione e ampliamento (clicca e scarica)
I lavori sono stati eseguite su 260 metri quadrati prima occupati dalla struttura di endoscopia, cui si sono aggiunti 150 metri quadrati dati dall’ampliamento dell’ingresso e dalla realizzazione di una seconda camera calda a uso esclusivo del nuovo PS, destinata ai veicoli che trasportano i pazienti. In questa scelta si è tenuto conto della vocazione riabilitativa del San Sebastiano che riceve pazienti fragili trasferiti da altre sedi.
Sono stati riorganizzati e separati i percorsi di pre triage e presa in carico con l’obiettivo prioritario di creare aree di permanenza per i pazienti in attesa di diagnosi secondo criteri di sicurezza e tutela dal possibile contagio Covid-19. Nel contempo è offerta la garanzia di una risposta assistenziale e diagnostica adeguata ai pazienti con sospetta positività. È stata data, dunque, particolare attenzione agli impianti di filtraggio dell’aria e creato un ambiente intermedio che funge da filtro rispetto al pre-triage. La nuova configurazione degli spazi ha richiesto la progettazione di due nuovi accessi sul fronte est del fabbricato esistente.
I lavori, iniziati nel mese di marzo 2021, hanno comportato un investimento pari a € 1.252.940, sostenuto con i fondi messi a disposizione dal DL 34/2020 (“Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”).
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