REGGIO EMILIA – A poche ore dall’estensione dell’obbligo del Green Pass per tutti i lavoratori, c’è preoccupazione nel mondo economico, sia dal punto di vista organizzativo che dal punto di vista delle ricadute produttive.
In merito il presidente di Cna Reggio, Azio Sezzi, è chiaro: “Sulle imprese non gravi il costo dei tamponi per i dipendenti. Occorre una deroga alla privacy, non si può pensare di controllarlo tutti i giorni pur avendo la possibilità di sapere che qualcuno per qualche mese è a posto”.
Dateci una mano per far sì che lo strumento, indispensabile per scongiurare nuove chiusure, non sia un boomerang per le piccole e medie imprese dal punto di vista organizzativo-burocratico e produttivo. E’ questo che chiede la Cna reggiana, che associa 7mila di queste realtà in provincia. “Non ne abbiamo mai fatto una questione ideologica e anche rimandare a un obbligo vaccinale sposta di poco: l’obbligo non c’è e con questo dobbiamo fare i conti, purché le cose siano applicabili, chiare e senza oneri aggiuntivi per le aziende” ha aggiunto.
Per “oneri aggiuntivi” Sezzi intende l’ipotesi che i tamponi per i lavoratori non vaccinati siano a carico delle imprese. “Esiste una legge, basta urlare alla incostituzionalità perché è stato detto che non è incostituzionale: il lavoratore ha un’alternativa al vaccino e questo è importante, dopodiché o una cosa o l’altra: i camalli di Trieste paladini dell’anti Green Pass rischiano di andare vicino a una sorta di ricatto”.
Naturalmente, la possibilità di rallentamenti produttivi proprio nel momento della ripresa è concreta, anche se richiudere sarebbe sicuramente peggio. “Se su 100 dipendenti hai 2 no Green Pass hai un 2%, ma se ne hai 2 su 4 è terribile dal punto di vista organizzativo”, ha concluso Sezzi.
Sull’argomento Green Pass, la consigliera regionale Stefania Bondavalli ha presentato un’interrogazione alla giunta per chiedere di sollecitare il Governo affinché introduca il vincolo del certificato verde anche per chi accede ai centri diurni, “servizi socioassistenziali fondamentali per anziani, disabili e per le loro famiglie”.
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