CAVRIAGO (Reggio Emilia) – “Pensare a un nuovo modello produttivo del cibo, a quale dev’essere il nostro futuro. E’ questa una funzione del cinema, riflettere insieme e parlarne”.
In una sala gremita, al cinema teatro Novecento di Cavriago, si è svolto il sesto appuntamento del Reggio Film Festival. Come da programma è stato proiettato Food for profit, docufilm che denuncia le conseguenze degli allevamenti intensivi su animali, ambiente e salute umana. Sul palco l’autrice Giulia Innocenzi, che ha dialogato col pubblico. Una presenza la sua che non è piaciuta a uno dei partner del Festival, il Consorzio del Parmigiano Reggiano, che ha ritirato la propria sponsorizzazione da 2mila euro.
“Nelle segrete stanze, prima che venisse reso pubblico il ritiro di uno sponsor, si poteva semplicemente scaricarmi. Invece il Festival ha preferito tirare dritto”.
Proibito è il titolo di questa 24esima edizione del Reggio Film Film Festival. Assolutamente “azzeccato”, lo ha definito la giornalista, che nel corso della serata ha annunciato la quota di 5mila euro raggiunta dalla colletta partita subito dopo la polemica innescata dalla decisione del Consorzio, che ha definito il programma dell’edizione 2025 non in linea con i valori di una filiera, quella del Parmigiano Reggiano, condivisi con il pubblico nelle attività promozionali-
“Siamo felici di essere stati sostenuti da tanti per un festival indipendente che tratti in modo libero tematiche civili, sociali e ambientali”, il commento del direttore artistico Alessandro Scillitani.
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