REGGIO EMILIA – “Noi siamo rimasti stupefatti da questa cosa. Era un ragazzo molto tranquillo, molto calmo”.
Un ragazzo tranquillo e calmo, come la campagna che si estende nei dintorni di Gavasseto e che ha come principale elemento di disturbo il traffico sulla frequentata provinciale. Marco Eletti abitava da circa un anno in via Anna Frank. Qui condivideva una casa con la sua compagna, Giulia, i cui genitori, Luigi e Simona Grassi, abitano poco più in là.
Dalle loro parole traspare emozione e incredulità. Il primo pensiero è rivolto alle condizioni di salute di Sabrina Guidetti, la 54enne che in un certo senso era quasi da loro considerata come una consuocera, e che ora si trova in coma farmacologico in ospedale, ricoverata per i tagli ai polsi e per le alte dosi di psicofarmaci ingerite. “Non abbiamo nulla da dire, adesso guardiamo cosa succede, cosa fa la magistratura, se si si sveglia sua madre. Vedremo…”.
Una coppia unita quella formata da Marco e Giulia. Si erano conosciuti qualche anno fa. Una foto su Facebook ritrae il 33enne durante alcuni lavori nel cortile di casa. Avevano in mente di metter su famiglia? “Certamente, avevano appena ristrutturato tutto l’appartamento dove prima abitava la madre di Luigi. Le speranze erano quelle”.
Dino Cervi è il cugino della mamma di Giulia. Non di rado ha avuto modo di vedere i due fidanzati passeggiare lungo le strade e carraie tra i campi. Le è capitato di vedere Giulia in giro in queste ultime ore? “Le ho parlato ieri, perché sono andato a condividere il suo problema, capisco che per lei il momento è critico, sono cose che lasciano il segno“.
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