MONTECCHIO (Reggio Emilia) – Dopo aver messo un’inserzione online per la vendita dell’auto, una Bmw X5, un 66enne reggiano è stato contattato da padre e figlio, interessati all’acquisto.
Venditore e potenziali acquirenti si sono così incontrati, ma invece di mettere nero su bianco l’inserzionista si è ritrovato senza auto, rubata dai due che hanno approfittato di un momento di distrazione dell’uomo. Dopo essersi recato in caserma a sporgere denuncia, le indagini dei carabinieri, partite dall’unico elemento in possesso del derubato – il numero di cellulare utilizzato per concordare l’incontro – sono riusciti a risalire ai malviventi, un 39enne e un 21enne residenti a Giussano (Mi) e denunciati per concorso in furto aggravato.
Tutto ha avuto inizio agli inizi dello scorso novembre. Dalla scheda Sim, risultata intestata alla sorella del 21enne, del tutto estranea ai fatti, i militari sono risaliti al fratello e al padre, riconosciuti poi dalla vittima in un’apposita seduta di individuazione fotografica. I due, stando anche ai precedenti a loro carico, pare siano degli “habitué” di questo genere di furti: adescano i malcapitati venditori e, una volta ottenuta la disponibilità dei veicoli, con egli stratagemmi riescono a far allontanare la vittima per poi dileguarsi facendo perdere le proprie tracce. Stando alle ipotesi investigative, questi furti potrebbero poi “evolversi” nella compravendita illegale sui mercati dell’Est Europa. L’auto in questione non è stata ancora recuperata.