SCANDIANO (Reggio Emilia) – Per due ore, un sessantenne arrestato nel 2008 per scambio di immagini pedopornografiche online, ha lavorato all’Asilo Nido Leoni di Scandiano. Poi, la segnalazione informale di una cittadina che lo ha riconosciuto, ha fatto scattare l’allarme. Già alle 9.00, 45 minuti dopo l’inizio del turno del nuovo inserviente, il personale educativo è intervenuto per cambiargli mansione, allontanandolo dalle attività con i bambini “con cui – sottolineano dall’amministrazione comunale – non è mai rimasto solo”, per destinarlo a svolgere dei lavori nel magazzino, in un’area separata e non accessibile ai minori. Alle 10.30, terminate le verifiche dell’Ufficio Scuola il sessantenne, è stato formalmente allontanato dal servizio.
Due ore decisamente frenetiche, cominciate con la pubblicazione su un noto social network di un post in cui un’utente si chiedeva come fosse possibile che una persona, precedentemente accusata di pedopornografia online, potesse lavorare in un asilo. Domanda supportata dalla pubblicazione dell’articolo di un quotidiano locale che parlava dei due scandianesi di 33 e 46 anni, incensurati e insospettabili, arrestati nel dicembre del 2008, nell’ambito dell’inchiesta Anime Bianche della Procura di Siracusa. “Nessun bambino è mai stato esposto a reali situazioni di rischio – spiega il sindaco Matteo Nasciuti – E di questo dobbiamo ringraziare la cittadina che ha identificato l’uomo, facendo scattare la tempestiva risposta del personale educativo e degli uffici comunali”.
Resta la domanda iniziale, come è stato possibile? L’Amministrazione, ricostruendo l’accaduto, precisa che la selezione degli ausiliari che operano negli asili nido è affidata all’agenzia interinale che ha il contratto d’appalto per la somministrazione di lavoro con l’ente locale. Contratto avuto al termine di una gara nel cui bando si precisa chiaramente che spetta all’agenzia effettuare le verifiche preventive sui candidati, compreso il controllo del casellario giudiziale e del rispetto delle norme a tutela dei minori. Resta, però, la gravità dell’accaduto che ha generato grande apprensione nelle famiglie dei piccoli che frequentano il nido.
“Da padre, sono personalmente scosso e pretendo che si faccia massima chiarezza”, chiosa il sindaco Nasciuti che si dice pronto a tutelare in tutte le sedi la sicurezza dei bambini scandianesi.
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