REGGIO EMILIA – Ammonta a 63 milioni e mezzo la stima dei danni causati da frane e alluvioni che hanno flagellato anche la nostra provincia nei mesi scorsi.
In Provincia hanno fatto il conto delle risorse necessarie per il recupero e la messa in sicurezza del territorio, anche in vista della stagione autunnale, e hanno inviato un rapporto alla Regione che l’ha consegnato a sua volta al Governo. Sono 98 gli interventi da realizzare, in gran parte concentrati in Appennino, di cui 26 urgenti per un conto di 9 milioni. “Numeri importanti – dice il presidente Giorgio Zanni – ma la rapidità di azione è fondamentale per il ripristino delle viabilità comunali e provinciali colpite da movimenti franosi e allagamenti”.
Intanto, la Provincia fa fronte con i fondi di somma urgenza alle situazioni più compromesse. E’ stata riaperta la provinciale fra Vetto e Ramiseto all’incrocio per Gottano, ma gli sforzi maggiori sono concentrati a Montelusino di Baiso, dove ben 1.500 metri cubi di materiale sono stati rimossi dalla scarpata e ora devono essere trasportati. Il cantiere si fermerà nella settimana di Ferragosto, ma proseguirà subito dopo, per poi iniziare le armature dei pali per la costruzione di un nuovo muro di sostegno a monte e dei guard-rail verso valle, per arrivare alla riapertura della strada da metà settembre a senso alternato e ai primi di ottobre in entrambi i sensi di marcia.
Altri cantieri sono aperti, come a Borcale di Ventasso, dove un fosso di scolo ha trasportato terra, sassi e detriti riversandosi sulla sede stradale. Il maltempo ha costretto al rinvio dei lavori già programmati per oltre 2 milioni di euro alla galleria di Casa Poggioli, in comune di Baiso. Slitteranno a fine agosto e il traffico sarà deviato sulla strada comunale di Debbia, che ha richiesto ulteriori interventi di messa in sicurezza. In totale, la Provincia ha già dovuto anticipare più di mezzo milione di euro, che ora spera vengano coperti da finanziamenti del Governo.
Gian Piero Del Monte
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