REGGIO EMILIA – Più fondi per il territorio reggiano ed emiliano romagnolo dopo gli straordinari eventi meteorologici del settembre e ottobre scorso. E’ una decisione del Consiglio dei ministri che, su proposta del ministro della Protezione Civile e Politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato “un ulteriore stanziamento per la realizzazione degli interventi legati agli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati, a partire dal giorno 17 settembre 2024, nel territorio delle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini”. Ulteriori fondi sono stati assegnati per gli interventi dopo il maltempo che ha interessato la regione a partire dal 17 ottobre 2024.
“Non ho ancora a disposizione il testo definitivo, ma dalle dichiarazioni del ministro Musumeci e da alcune anticipazioni posso sicuramente dire che nel provvedimento del Governo relativo alle alluvioni in Emilia-Romagna del 2023 e 2024 ci sono elementi positivi: come la gestione unitaria delle emergenze del 2023 e del 2024, il rafforzamento delle funzioni delle Regioni e la definizione di un ulteriore fondo pluriennale per gli investimenti” – ha dichiarato il presidente della Regione Emilia Romagna, Michele de Pascale.
“Abbiamo appreso con grande favore che dopo un intenso lavoro durato mesi, il Governo ha finalmente varato questo provvedimento- spiega de Pascale-. Era una richiesta che avevamo avanzato più volte al Commissario per la ricostruzione, Fabrizio Curcio, e anche alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Dunque, è sicuramente positivo che si sia arrivati alla redazione di un nuovo testo”. In attesa, prosegue il presidente della Regione, “di leggere il contenuto del testo approvato, non posso invece ancora esprimere un giudizio sulle richieste che avevamo avanzato riguardo alla sburocratizzazione degli indennizzi e al potenziamento delle strutture tecniche degli enti territoriali”.
Ora il decreto passerà all’esame del Parlamento: “Nella speranza- sottolinea de Pascale– che durante l’iter parlamentare possa essere ulteriormente migliorato da un impegno trasversale che segni veramente l’inizio di una fase molto più concreta ed efficace della gestione dell’emergenza”.