REGGIO EMILIA – “Per la prima volta ho paura, é qualcosa di più pesante delle minacce a me o ai miei figli e delle telefonate nel cuore della notte”. Così Francesca Albanese a fine giugno, in un incontro pubblico a Palermo, raccontava delle minacce anonime ricevute e di un clima pesante nei suoi confronti dopo le denunce della situazione a Gaza e dopo l’annuncio della presentazione, che sarebbe avvenuta qualche giorno più tardi, il 4 luglio, di un documento con il tracciamento di mille aziende di svariati Paesi del mondo accusate di finanziare il genocidio con particolare attenzione per 45 realtà di grande rilievo internazionale.
Una figura scomoda e coraggiosa che si é attirata le attenzioni intimidatorie di gruppi estremisti ultrasionisti, attivi sia in Israele che all’estero, come il famigerato ‘Betar’, che lo scorso marzo aveva minacciato un attacco esplosivo nei confronti della giurista in occasione di una sua visita a Londra.
La presenza a Reggio, domenica, della 48enne relatrice all’Onu sui territori palestinesi occupati, sarà dunque accompagnata da misure di sicurezza particolarmente rigorose. La Questura sta lavorando infatti a un piano di controlli specifici sia all’interno che all’esterno del Teatro Valli dove avverrà, a partire dalle 10.30, la presentazione del libro di Francesca Albanese e a seguire la consegna del Primo Tricolore da parte del sindaco Marco Massari.
I posti all’interno del teatro comunale sono già stati tutti prenotati. L’evento sarà trasmesso in diretta su Telereggio. Inizialmente sarebbe stata valutata anche l’ipotesi che l’appuntamento potesse essere ospitato in un luogo più capiente, ma poi, proprio per ragioni di sicurezza, questo tipo di soluzione sarebbe stata accantonata.
teatro valli gaza Francesca Albanese Consegna Primo Tricolore Misure sicurezza straordinarieIn diretta su Telereggio l’incontro con Francesca Albanese al Valli