BOLOGNA – Il debutto di coach Caja non sortisce la sferzata tanto attesa. Altra occasione sprecata da parte di questo gruppo anche contro una squadra decimata dagli infortuni. Ecco le pagelle dei biancorossi.
Brynton Lemar (5 punti): partita da dimenticare per l’ultimo arrivato, che spara a salve e non crea nulla. Voto: 4,5.
Petteri Koponen (4 punti): è uno dei veterani ai quali Caja si affida e il desolante 0/7 dall’arco non ripaga la fiducia del tecnico pavese. Prima dell’unica tripla entrata con un decimo di ritardo sulla sirena, anche la persa che di fatto è costata la sconfitta. Voto: 4.
Leonardo Candi (0 punti): contro la sua ex squadra, il capitano non trova mai la strada giusta se non qualche difesa aggressiva su Banks. Il giudizio, però, non può essere ovviamente positivo. Voto: 4,5.
Filippo Baldi Rossi (6 punti): altro senatore che resta in campo 30′, ma che trova solo qualche sprazzo in una serata buia. Voto: 5,5.
Carlo Porfilio ne
Brandon Taylor (12 punti): nel momento in cui si sblocca, Reggio piazza un 11-0 nel secondo quarto. Questi suoi lampi, come nel terzo periodo, sono solo illusioni perché nel finale non riesce a dare la giusta continuità a questa squadra. Se poi tira 4/15 allora non si vince mai. Voto: 5.
Marco Giannini ne
Frank Elegar (9 punti): si divide il ruolo di protagonista con Sims nel primo tempo, poi l’ex NBA gli ruba la scena e lui sparisce dalla contesa. Voto: 5,5.
Henry Sims (12 punti): nel pitturato fa un po’ quello che vuole, doppia doppia con 10 rimbalzi. Ma ha inspiegabili pause in difesa, permettendo a Hunt di segnare troppo facilmente i canestri della vittoria Fortitudo. Voto: 6+.
Federico Bonacini ne
Mouhamet Diouf (3 punti): in poco più di 6′ mette una tripla e subisce un fallo. Voto: 6.
Tomas Kyzlink (6 punti): vorremmo dare la sufficienza al ceco che di impegno ne mette, anche tanto, ma sta continuando a palesare limiti evidenti. Voto:5,5.
Attilio Caja: il neo coach si affida agli atleti più esperti, cercando un conforto quasi mai arrivato. Ha provato a portare più semplicità, tanto che a inizio gara sembrava che il gioco fosse maggiormente vicino a canestro. L’abbiamo visto arrabbiato durante i timeout e sentito gridare “sveglia” ai suoi dopo un errore difensivo, ma i limiti mentali su cui dovrà lavorare saranno lo scoglio più duro se vorrà cambiare pelle a questa squadra. Voto: 6.