GUASTALLA (Reggio Emilia) – Dopo un anno di stop dovuto alle norme anti Covid, il ducato ripropone Piante e Animali perduti, la manifestazione ideata dall’architetto Vitaliano Biondi e giunta alla 24ª edizione.
Centinaia di espositori hanno di nuovo preso possesso del centro storico della città gonzaghesca, inondando di essenze e profumi portici e piazze. Molte le iniziative collaterali che impreziosiscono l’edizione 2021: seminari sullo studio del paesaggio e dei giardini con garden designer, archeologi delle piante e urbanisti. Domattina, alle 6, gara dei galli canori, un modo del tutto originale per dare il via alla seconda giornata della festa.
L’enogastronomia è uno dei pilastri di Piante e Animali perduti. Oltre ai ristoranti, ci sarà spazio per degustazioni di oli extravergini, dimostrazione di pigiatura dell’uva, gare tra i casari della bassa per stabilire quale sarà la forma più buona di parmigiano reggiano e l’immancabile palio del gnocco fritto. Quest’anno gli organizzatori hanno dato spazio pure allo studio dei materiali. Non mancheranno in festa stand dedicati al lavoro del ferro, del legno e dell’arte dell’incisione e del collage.
Frattanto, a Guastalla in occasione della festa è stata riaperta la restaurata chiesa dell’Immacolata, un gioiello a pianta ottagonale recuperata grazie alla collaborazione tra associazione Serassi, Curia, Comune e parrocchia del Duomo.
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