REGGIO EMILIA – L’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi si è recato in missione a Bruxelles, sede della Commissione Europea, per una serie di incontri bilaterali e la partecipazione all’assemblea di Arepo – l’associazione che riunisce la rete delle Regioni Europee per i Prodotti d’Origine e le indicazioni geografiche e che mira a promuovere e difendere gli interessi dei produttori e dei consumatori.
Mammi, a margine dell’assemblea, ha parlato dell’iter per l’ottenimento dell’IGP dell’erbazzone reggiano a Diego Canga Fano, direttore degli uffici della Commissione europea responsabile della registrazione delle Dop e Igp. “L’occasione mi ha permesso di descrivere al direttore le caratteristiche del nostro Erbazzone reggiano, anticipando che è in arrivo il dossier per la registrazione dell’Igp, sulla quale anche il ministero dell’agricoltura ha espresso il parere favorevole.”
Sempre Mammi – in missione a Bruxelles per incontri sugli sviluppi della PAC (Politica Agricola Comune) – ha incontrato il consigliere Marco Salaris alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso la UE, che è coordinatore delle aree agricoltura e pesca, e i suoi collaboratori. Al centro dell’incontro il pacchetto di semplificazione della PAC 2023-2027, le prospettive della PAC post 2027 e i provvedimenti legislativi all’esame del Consiglio UE di interesse per l’agricoltura. Di particolare importanza lo scambio di vedute sulla necessità di salvaguardare le esportazioni dei prodotti suinicoli dell’Emilia-Romagna, nonostante le restrizioni al commercio causate dalla peste suina africana. A seguire si è tenuto un confronto con Pasquale Di Rubbo, team leader dell’Unità Prospettive Politiche della DG AGRI della Commissione Europea.
“La Food Valley dell’Emilia-Romagna, con le sue 44 Dop e Igp – sottolinea Mammi – vale 3,6 miliardi di euro alla produzione su 8,5 miliardi a livello nazionale. Ottenere certificazioni di qualità significa poter garantire cibo buono, sicuro e controllato secondo un disciplinare specifico. Allo stesso tempo ci permette di tutelare i nostri prodotti dalle imitazioni e di poterli promuovere al meglio”.
L’erbazzone reggiano vola a Bruxelles per il riconoscimento Igp