MONTECCHIO (Reggio Emilia) – Continua la riorganizzazione della sanità reggiana per fare fronte all’epidemia di Coronavirus. L’ultima decisione che è stata presa riguarda l’ospedale di Montecchio: dalle otto di domani mattina sarò chiuso il punto nascita, l’ultimo di quelli ancora aperti in provincia.
Al Franchini a questo punto resta aperto, per dodici ore al giorno, solo il pronto soccorso.
Si potrà partorire solo al Santa Maria Nuova, almeno fino alla fine della fase di emergenza sanitaria. Chiude anche l’ostetricia dell’ospedale Franchini di Montecchio, l’ultima rimasta ancora attiva tra i reparti degli ospedali periferici. Una misura rigorosamente temporanea ribadisce in una nota l’azienda Usl di Reggio, che spiega i motivi che hanno portato a questa decisione: servono anestesisti per l’assistenza dei pazienti affetti da Coronavirus nelle terapie intensive ed è necessario garantire alle partorienti i percorsi più sicuri. Nei punti nascita, la presenza degli anestesisti è necessaria per garantire i parti cesarei, che comunque rappresentano una percentuale minima del totale dei parti. Per lo stesso motivo l’azienda Usl aveva deciso di chiudere l’ostetricia dell’ospedale Magati di Scandiano. Poi, per ragioni di sicurezza, è stata la volta del centro nascite dell’ospedale di Guastalla, diventato una delle strutture reggiane destinate ai pazienti Covid. Le nascite saranno dunque concentrate nel reparto dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio, il cui personale sarà rafforzato grazie all’arrivo di ginecologi ed ostetriche da tutta la provincia.
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