REGGIO EMILIA – Annunciato alcuni mesi fa, diventa realtà il badge di cantiere, una soluzione digitale sperimentata per la prima volta a livello nazionale proprio nel territorio reggiano e che vuole controllare dall’interno gli appalti. Interessati in questa prima fase, i cantieri pubblici.
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Un settore che vuole dare un segnale forte di contrasto all’illegalità e cercare, al proprio interno, gli anticorpi a quelle che sono e restano gravi emergenze. Il sommerso, i morti sul lavoro e le infiltrazioni della criminalità organizzata in un territorio, come il nostro, segnato dal processo Aemilia e più recentemente dal processo Grimilde. La Prefettura ha emanato negli ultimi due anni, 100 interdittive antimafia. Una situazione particolarmente critica che potrebbe diventare ancora più delicata in previsione dell’arrivo dei cospiscui fondi del Pnrr. Dall’accordo tra Prefettura, aziende, enti ispettivi, organizzazioni sindacali ed Enti Bilateriali, come la Cassa Edile nasce il badge di cantiere che dopo la fase di sperimentazione avviata ad agosto, inizierà ad essere operativo. La presentazione ufficiale nella sede dell’Ente in via del Chionso.
“Funzionarà in maniera molto semplice – spiega il presidente di Cassa Edile, Fabrizio Ferrarini – il tema è stato proprio la semplicità nell’utilizzo. All’interno dei cantieri sarà effettuata una mappatura delle presenze effettive”. Aggiunge il vicepresidente, Sabatino Aliberti: “Va a sostegno dei lavoratori, delle imprese serie e regolari che di fatto vuol dire provare ad arginare i problemi legati anche alle infiltrazioni di stampa mafioso. Si tratta di uno strumento di prevenzione-specifica il Prefetto Iolanda Rolli-il badge è uno strumento previsto dal Decreto Legislativo 81 e si trattava di un documento cartaceo, noi lo abbiamo trasformato grazie alle tecnologie che ora abbiamo a disposizione”.
Sono 1500 le aziende attive nell’edilizia nel reggiano iscritte alla Cassa Edile. Saranno scelti due cantieri pubblici con appalti superiori ai 500mila euro sui quali entrerà la sperimentazione. Poi a caduta sarà applicato a tutti gli appalti pubblici, in futuro l’intenzione di arrivare ai privati mentre restano da definire le sanzioni in caso di mancata applicazione. “Viene distribuita ai lavoratori edili un’App e grazie ad una rapida registrazione da parte dell’azienda, consente di inquadrare un Qr Code e di fissare così l’entrata e l’uscita dai cantieri”, chiosa Riccardo Boldrini, sviluppatore dell’azienda Zucchetti che assieme al collega Andrea Milani ha curato la programmazione.
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