REGGIO EMILIA – Una celebrazione dal sapore particolare perchè tornata dopo due anni di stop a causa dell’emergenza sanitaria, perchè guidata dal nuovo Vescovo Monsignor Giacomo Morandi e considerato anche il clima di forte preoccupazione che le nostre comunità stanno vivendo per il conflitto in Ucraina.
Dalla Basilica della Ghiara la processione si è mossa lungo Corso Garibaldi, fermandosi nei pressi di Palazzo Magnani e davanti alla chiesa del Cristo. In seguito, procedendo lungo via Farini, ha sostato all’altezza della chiesa di San Giorgio e si fermata sul sagrato della Cattedrale con la quarta stazione. La conclusione all’interno della Cattedrale stessa.
Il vescovo ha insistito nel suo messaggio sul valore della speranza in questo clima internazionale così difficile. “La speranza è una virtù teologale – ha detto Monsignor Morandi -, è infusa dal Signore, scaturisce dalla fede, quindi non dipende tanto dal nostro temperamento essere ottimisti o pessimisti perchè la speranza si fonda non tanto su ciò che noi siamo ma su ciò che il Signore è per noi. Quindi questa fedeltà nel Signore, l’amore nel Signore che oggi celebriamo attraverso la nostra Via Crucis credo siano i nostri fondamenti di quell’atteggiamento che anche dinanzi alle difficoltà e alle prove che oggi non mancano ci fa essere credenti che sanno che l’ultima parola sulla storia è sempre una parola di salvezza”. Una celebrazione che è risultata molto partecipata e contrassegnata anche dalla presenza di tanti giovani e di tante culture.
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