REGGIO EMILIA – Dai 4 mesi agli 11 anni. Ci sono condanne pesantissime tra le 14 emesse dal giudice Domenico Truppa del tribunale di Bologna. Stangata sui “narcos della via Emilia”, la presunta associazione a delinquere – da qui il giudizio nel capoluogo di regione, con il lavoro anche della Dda – la cui attività era stata stroncata a gennaio dalla squadra mobile di Reggio, dopo quasi 4 anni di indagini nell’arco dei quali erano state arrestate complessivamente 102 persone ed erano stati sequestrati quasi 25 chili di cocaina, oltre a eroina, hashish, marijuana, a contante per quasi 200mila euro e a 4 pistole.
Gli uomini e le donne del dirigente Guglielmo Battisti, coordinati dal sostituto procuratore Giacomo Forte, avevano operato a stretto contatto con i colleghi di Modena, Bologna e Parma, ma anche con quelli di Cremona, Mantova, Forlì. Il punto di non ritorno per l’associazione criminale era stato il 12 gennaio 2021, quando erano scattate le misure cautelari: 29 in tutto, di cui 26 in carcere. Altri 5 arresti erano stati eseguiti a giugno.
Reggio Emilia e Modena: queste le province tra le quali il gruppo si muoveva. Anzi, i gruppi: tre, secondo le indagini, perché c’erano due clan di matrice albanese e un clan di matrice marocchina. I primi due gruppi vendevano la droga all’ingrosso, il terzo la acquistava per immetterlo sul mercato al dettaglio.
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