REGGIO EMILIA – Una coppia è finita in manette ieri pomeriggio, lui perché sorpreso con la droga che avrebbe dovuto consegnare a un cliente, lei per aver minacciato e aggredito i carabinieri, e aver anche danneggiato l’ufficio della caserma. Ma andiamo con ordine.
I militari hanno fermato Moncef Abidi (tunisino di 43 anni) in via Filangieri, in città. Aveva tre dosi di cocaina nascoste sotto a un grosso anello e in bicicletta stava andando all’appuntamento preso con il cliente. Privo di documenti, si è rifiutato di fornire l’indirizzo di casa e il codice di sblocco del telefonino, che continuava a squillare. Dal numero del chiamante, il cliente, i militari hanno avuto la conferma dell’attività di spaccio. Capito l’indirizzo di casa, i carabinieri si sono trovati davanti la compagna, Anna Mennillo (29). Aveva nascosto nelle mutande un bilancino di precisione e in casa i militari hanno trovato buste di cellophane tagliate (di solito usate per confezionare le dosi. “Brutti schifosi, state attenti a quello che fate perché oggi ve la faccio pagare cara”. E ancora: “Tu stai attento perché ti conosco e so chi è tua figlia e dove la porti. Vedi cosa succede ora”. Queste alcune delle frasi pronunciate dalla donna, che è stata portata in caserma per accertamenti. Lì ha rifiutato di firmare il verbale e ha dato sfogo alla sua violenza, danneggiando un computer e colpendo con un calci e pugni i carabinieri. Un militare è finito al pronto soccorso con un trauma all’orecchio sinistro che guarirà in qualche giorno. Per la donna è scattato l’arresto per minaccia, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, oltre a favoreggiamento per l’attività di spaccio.
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