REGGIO EMILIA – Aveva solo 19 anni e aveva scelto di combattere per la libertà. Giorgio Morelli, nome di battaglia “Solitario”, è stato il primo partigiano a fare ingresso nel centro cittadino in un silenzioso, fino a quel momento, pomeriggio. Era il 24 aprile 1945, data che segna la liberazione di Reggio Emilia.
Chiara Morelli, nipote di Giorgio, in Sala del Tricolore ha donato il vessillo italiano sventolato quel giorno dallo zio, sceso dalla montagna in bicicletta. Si tratta della stessa bandiera che fu issata, intorno alle 16.20, sul balcone del Municipio. “La custodiremo con cura – le parole del sindaco Luca Vecchi – facendo in modo che sia messa a disposizione della cittadinanza attraverso un percorso che ne illustri la storia”.
All’insegna della memoria sono programmate per domani tante iniziative su tutto il nostro territorio: nel centro del capoluogo, alla presenza del ministro della Giustizia Marta Cartabia, il 77° anniversario della liberazione verrà celebrato alle 11.15 in piazza Martiri del 7 Luglio;
a Gattatico, Casa Cervi – dopo due edizioni svolte a distanza – tornerà a essere gremita di partecipanti. Ospiti della festa, che prenderà il via dalle 14.30 coi saluti istituzionali, saranno il partigiano Giglio Mazzi, il giornalista Marco Damilano e don Luigi Ciotti presidente di Libera.
In montagna si festeggerà anche l’amicizia tra Castelnovo Monti e la città tedesca di Kahla dove durante la seconda guerra mondiale diversi castelnovesi morirono in un campo nazista di lavoro forzato. Alle 9.45, al teatro Bismantova, un patto di gemellaggio verrà firmato ufficialmente. Tornano, inoltre i cappelletti antifascisti che a Massenzatico faranno parte della giornata di iniziative organizzata dal circolo Cucine del popolo – La Capannina Paradisa. Lo stesso piatto verrà servito anche ad Albinea, al pranzo organizzato da Anpi e pro Loco presso il piazzale Lavezza.
Alle 10 a Casalgrande in piazza Martiri della Libertà la cerimonia dell’alzabandiera con il gruppo Alpini locale e l’Anpi; alle 10.30 la messa alla chiesa della Madonna del Lavoro e, a seguire, deposizione delle corone ai monumenti ai Caduti, visita al cippo di San Donnino e deposizione dei fiori ai cimiteri. Alle 18.30, al teatro De André, “L’ultima notte a Montefiorino – La storia di un partigiano”, racconto di guerra di Matteo Manfredini, interpretato dall’attore Enrico Salimbeni.
Leggi anche
Reggio Emilia Luca Vecchi tricolore festa della liberazione reggio emilia Giorgio MorelliFesta della Liberazione: le celebrazioni del 25 aprile a Reggio Emilia