REGGIO EMILIA – “Calerà la domanda, ma non verrà sconvolta perché chi compra il Parmigiano Reggiano non trova lo stesso prodotto in un Parmesan”.
Secondo il presidente del consorzio, Nicola Bertinelli, il Parmigiano Reggiano saprà reggere l’onda d’urto che potrebbe arrivare se entrassero in vigore i dazi al 30% annunciati dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Oggi in America, il re dei formaggi si vende a 22 dollari a libbra, cioè 40 euro al kg. Un prezzo che lieviterebbe a circa 60 euro, tre volte tanto il parmesan americano. “Da una parte sappiamo che meno cittadini lo compreranno – dice Bertinelli – dall’altra in questi anni non siamo rimasti fermi. Aumentiamo il bacino d’utenza dei cittadini che conoscono il Parmigiano Reggiano, ecco perché una delle azioni che abbiamo fatto è stata essere sponsor della squadra di football americano di New York, che ha 21 milioni di follower. E’ la prima volta che una azienda italiana è sponsor del football americano. Questo ci serve a far capire agli americani che noi non vogliamo semplicemente vendergli del formaggio, noi vogliamo essere parte della loro società e della loro cultura”.
Il mercato americano rappresenta il mercato estero principale, ma non l’unico. “Ci sono altri mercati che non sono nostri mercati tradizionali come la Danimarca, la Norvegia, la Finlandia, la Svezia o la Spagna, che stanno dando risposte eccezionali al Parmigiano Reggiano. E c’è anche il Giappone, nel quale investiremo oltre 3 milioni di euro nei prossimi tre anni”.
Il punto della situazione è stato fatto in occasione della presentazione della 59ª edizione della Fiera del Parmigiano Reggiano, in programma a Casina dall’1 al 4 agosto. Gli 84 caseifici di montagna lo scorso anno hanno prodotto 884mila forme, +2,6% sul 2023. Sono 230mila quelle che hanno ottenuto la certificazione aggiuntiva “prodotto di montagna”, marchio ancora più distintivo. “Se un prodotto non è sostituibile perché è distintivo, anche se costa un po’ di più non lo si sostituisce così semplicemente. Se i dazi dovessero aumentare il costo per il cittadino americano del Parmigiano Reggiano, grazie alla sua non sostituibilità, si potrà contrastare questa incertezza”.
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