REGGIO EMILIA – Slittano le scadenze della Tari a Reggio Emilia in questa fase di ripartenza post Covid19. Le modifiche sono state approvate ieri sera dal consiglio comunale con 18 voti favorevoli (Pd, Reggio è, Immagina Reggio, + Europa) e 7 astenuti (M5S, Lega, Gruppo Misto). Tra le novità più importanti, la prima scadenza per le utenze domestiche passa dal 30 giugno al 31 luglio, mentre per le utenze non domestiche il termine si sposta dal 30 giugno al 30 settembre. Nella rata saranno applicate le agevolazioni per le chiusure dovute al Coronavirus, al momento in fase di quantificazione, mentre gli eventuali conguagli del secondo semestre 2019 per vuotature eccedenti le ‘minime’ saranno posticipati dalla prima alla seconda rata 2020. Sia per le utenze domestiche che per le non domestiche, la scadenza della seconda rata sarà invece il 2 dicembre. Viene invece rinviata ad una successiva delibera, da approvare entro il 31 luglio 2020, la definizione delle tariffe Tari 2020 nonché l’approvazione delle riduzioni tariffarie Tari collegate all’emergenza Covid-19.
Agevolazioni e riduzioni
Attività commerciali. Visto l’incremento delle aree scoperte adibite a distesa da bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie e simili, il regolamento raddoppiata per l’anno di imposta 2020 la percentuale di abbattimento della relativa superficie, dal 30% al 60 %. Alle utenze non domestiche con sospensione o riduzione delle attività a seguito di provvedimenti normativi o amministrativi emanati a seguito del lockdown e dell’emergenza sanitaria, potranno essere riconosciute ulteriori riduzioni o agevolazioni tariffarie a seguito di interventi normativi o regolatori in materia o su facoltà dell’ente stesso. Infine, per le utenze non domestiche inattive a causa della cessata o accertata sospensione di attività per procedure concorsuali concluse o in corso di definizione, è concessa una riduzione pari al 100% della parte variabile della corrispondente tariffa del tributo. Contestualmente, data la presenza di utenze a rete attive, si applica un’unica categoria tariffaria corrispondente a quella di autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta, su tutta la superficie tassabile.
Utenze domestiche. Vengono poi estese le agevolazioni collegate alla raccolta puntuale con la previsione di non applicazione delle vuotature eccedenti le minime per le utenze domestiche con persone del nucleo famigliare che utilizzano ausili per incontinenza e/o stomie (ad esempio presidi sanitari per persone adulte) come certificato da presentazione di semplice certificazione medica.
Sgravi per le fasce più deboli. Confermato dall’assessore ai tributi Lanfranco De Franco “l’impegno di 150 mila euro per il fondo sgravi Tari ai nuclei con Isee fino a 12.500 euro, particolarmente rilevante in una fase di difficoltà economica per molte famiglie reggiane, grazie al quale introduciamo una serie di agevolazioni sociali che consentiranno un risparmio medio sulla tariffa complessiva (quota fissa + variabile al netto puntuale), che per i nuclei famigliari meno abbienti passerà da circa il 29% del 2019 a circa il 37% del 2020. Si tratta di misure volte a sostenere le fasce più deboli e a dare un sollievo alle attività economiche messe a dura prova dal Coronavirus”.
Ci sarà tempo sino al 30 settembre per fare richiesta di agevolazione, su apposito modulo, a Iren Ambiente spa direttamente agli sportelli, oppure per fax allo 0521.248908 o ancora per mail a sportello.tari@gruppoiren.it, allegando copia della carta di identità. Per la compilazione dell’Isee è possibile rivolgersi al Caf presso le sedi sindacali di riferimento, portando con sé carta di identità e documentazione Tari dell’anno precedente.
Rateizzazione dei pagamenti
Per gli omessi o parziali versamenti del tributo dovuti a partire dall’anno di imposta 2020, il Comune provvede a notificare al contribuente un unico atto con duplice valenza di avviso di sollecito e di avviso di accertamento, dando un primo termine – non inferiore a 30 giorni – per effettuare il versamento senza applicazione di sanzioni e interessi. Decorso tale termine, il provvedimento varrà quale atto di accertamento per omesso o insufficiente versamento del tributo, con applicazione della sanzione prevista.
Sono previste semplificazioni anche nelle modalità di pagamento della rata che, oltre al tradizionale F24 precompilato, potrà essere effettuato con addebiti diretti Sepa Sdd, cioè con domiciliazione bancaria, e – in futuro – anche tramite il sistema PagoPa.
Il Comune – su richiesta del contribuente – può concedere, nelle ipotesi di temporanea situazione di obiettiva difficoltà dello stesso, la rateizzazione del pagamento delle somme dovute sia per il pagamento dell’ordinario sia per le somme risultanti da avvisi di accertamento e ingiunzioni fiscali.