REGGIO EMILIA – Meno 23,6%: sarebbe questo il calo di fatturato delle aziende reggiane registrato dall’Osservatorio sui bilanci del consiglio e della fondazione dei commercilisti italiani. Sono state prese in considerazione le Spa e le Srl nei primi sei mesi di quest’anno. Il crollo reggiano è superiore alla media nazionale che si attesta sul 19,7%. Un tonfo senza precedenti per l’economia italiana imparagonabile anche alla crisi, pur rimarchevole, post lehmann brothers del 2008.
Reggio è la peggiore in Emilia Romagna, seguita da Modena (-23,4) e Rimini (-22,9). La nostra provincia è caratterizzata dall’export e il blocco imposto nel trimestre marzo-aprile-maggio si è fatto particolarmente sentire. La Romagna, col calo del turismo che si registrerà in questi mesi estivi, avrà decrementi di fatturati sensibili nel secondo semestre. Sul piano nazionale la città che più ha patito è stata Potenza con una flessione del fatturato pari al 29,1 per cento davanti ad Arezzo (-27) e Fermo (-26,3). Siracusa e Cagliari con un meno 13% sono invece le città che hanno resistito – si fa per dire – meglio agli effetti del lockdown.
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