REGGIO EMILIA – In questo fine settimana i cattolici hanno potuto ritornare in chiesa. Ma solo ed esclusivamente rispettando ferree direttive anti contagio. Guarda il video con le interviste ai fedeli.
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Le chiese hanno iniziato a riaprire le proprie porte. Tante ma non tutte. Otto unità pastorali, comprensive di 52 chiese proveranno infatti a riaprire per il 31. Ieri il vescovo Massimo Camisasca sabato ha officiato la messa presso la basilica della Ghiara. I posti sono ridotti e soprattutto numerati. per entrare è necessaria la prenotazione. Occorre arrivare mezz’ora prima dell’inizio della celebrazione, farsi provare la temperatura, prendere il proprio segnaposto.
“Tanti mi hanno chiesto di poter partecipare – spiega monsignor Tiziano Ghirelli – Certo qualcuno ha timore”.
Ai volontari tocca il compito di gestire la sicurezza e ilo rispetto delle norme. In chiesa si sta sempre seduti e con mascherina sul volto, i bambini fino a 6 anni andranno tenuti dal genitore sulle ginocchia. Il sacerdote sarà l’unico autorizzato a non indossare la mascherina, ma se la dovrà mettere per la comunione.
Tra pettorine e gel disinfettanti, termoscanner e segnaposto, l’applicazione per le prenotazioni, la diocesi ha speso circa 100mila euro.
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