REGGIO EMILIA – Il sindaco di Reggio Luca Vecchi ha le idee chiare su come incentivare gli indecisi a vaccinarsi. “Penso che Macron abbia fatto bene – dice in merito al Green Pass adottato dalla Francia per poter accedere a bar e ristoranti – Mi auguro che lo faccia anche l’Italia. Alla fine dell’estate tutti i reggiani che lo vorranno saranno vaccinati. Capisco la libertà, ma chi non si vaccina non protegge né se stesso né gli altri. Introdurre un incentivo alla vaccinazione è necessario. Vaccinarsi è un dovere morale. Se non accade, non ne usciamo”.
E ancora: “In Francia dopo l’annuncio del Presidente un milione di persone ha deciso di vaccinarsi, questo testimonia una situazione grave: è stato sufficiente il green pass per vaccinare chi voleva andare al bar”. E su nuove misure restrittive per contrastare l’aumento dei casi: “A livello locale teniamo monitorata la situazione. Siamo in una fase di ripartenza della città. E’ auspicabile che il Governo assuma decisioni simili a quelle del governo francese”.
Il sindaco ha chiuso i lavori di un incontro pubblico organizzato Circolo sanità del Pd reggiano, ospitato dal centro sociale Orologio. Presente anche l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini. In Emilia Romagna arriveranno dall’UE 1,5 miliardi di euro per la sanità, nel piano di ripartenza che rappresenta una occasione unica. Il richiamo è forte a non cadere nell’errore di pensare solo a strutture e infrastrutture. Serve personale sanitario negli ospedali e sul territorio, e serve anche negli uffici comunali. “Il Comune di Reggio 10-15 anni fa aveva 1800 dipendenti, oggi sono 1400 e sono mediamente più anziani, stanchi e meno motivati. Servono ingegneri, geometri, architetti. Il capitale umano è fondamentale. Serve togliere il blocco del turn over”, ha aggiunto.
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