CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – In 29 anni di vita è stata colpita da gravissime sfortune, l’ultima l’aver contratto il Covid, che se l’è portata via a 29 anni. Profondo lutto a Cadelbosco dopo che si è diffusa la notizia della morte di Gloria Mesoraca, che abitava a Villa Argine. E’ rimasta ricoverata 20 giorni prima di cedere.
Una combattente, Gloria, che nell’aprile del 2018 era stata colpita da un ictus che le aveva causato una vasculite, un’infiammazione dei vasi sanguigni che nel suo caso l’aveva colpita a livello cerebrale, facendola entrare in coma. “I medici ci avevano preparato a vederla per sempre in uno stato vegetativo, invece pian piano aveva fatto progressi”, ci racconta papà Salvatore. Non c’è rabbia nelle sue parole e nel suo tono di voce, dice che la forza gli viene per sostenere le altre due figlie di 14 e 24 anni e il resto della famiglia.
Ringrazia i medici che in questi anni e in questi giorni hanno curato Gloria, “sono stati angeli”, aggiunge. Facendo riabilitazione, la 29enne, che fino a tre anni fa lavorava in un’agenzia pubblicitaria ed era “piena di progetti e di vita”, dice ancora papà Salvatore, aveva recuperato leggermente l’uso della parola e degli arti superiori, anche se era costretta su una sedia a rotelle. Ma c’era speranza di fare qualche altro passo in avanti. “Sognava una pizza con qualche amica”, continua Salvatore, poi è arrivato il virus, che ha colpito una delle sorelle e anche Gloria. Lo hanno scoperto un paio di giorni dopo aver somministrato alla 29enne la seconda dose di vaccino, visto che apparteneva alle categorie fragili. L’ennesima sventura. “Io capisco tutto, ma qui la gente si lamenta perché per qualche mese non è potuta andare fuori a cena, e invece si muore, di Covid si muore; c’è ancora qualcuno che dice che non è vero”, dice ancora Salvatore Mesoraca, che invoca “responsabilità su quello che si fa”.
I funerali di Gloria Mesoraca saranno domani mattina, lunedì, alle 10.
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