MODENA – L’immunità di gregge è una chimera – ci vorranno mesi o anni – ma potrebbe non essere un problema: sono infatti entusiasmanti i primi dati strutturati sull’effetto della vaccinazione e della guarigione da Coronavirus, confermati dal professor Andrea Cossarizza di Unimore durante la nostra trasmissione Essere e Benessere.
Meno confortanti le notizie circa il rapporto tra il Covid e il caldo: un “non fattore” secondo Cossarizza, che spiega perché in effetti il virus circola meno d’estate.
Intanto i vaccini offrono rassicurazioni sempre maggiori: a breve AstraZeneca e Johnson dovrebbero essere messi a disposizione anche sotto i 60 anni, mentre Pfizer verrà utilizzato dai 12 anni in su. E sembra anche che il pass vaccinale, ora della durata di sei mesi, possa essere esteso mano a mano che arrivano dati certi sulla durata degli anticorpi prodotti.
Dovremo tuttavia abituarci all’idea che la nostra immunizzazione dal Covid non si completerà con due dosi: è infatti alta la probabilità che la malattia diventi endemica, stagionale. In questo senso si lavora per capire se si possano effettuare dosi di richiamo con vaccini diversi, ma servono studi basati sui grandi numeri che vengono raccolti, ogni giorno, in tutto il mondo.
Covid, buoni i dati di immunizzazione tra guariti e vaccinati. VIDEO
5 maggio 2021Parla il professor Andrea Cossarizza di Unimore: “Si sta valutando anche la durata degli anticorpi prodotti, forse superiore al previsto”