REGGIO EMILIA – Di primo pomeriggio ha ricevuto una telefonata da una persona che si spacciava per carabiniere e che le chiedeva 4.800 per sistemare i danni che la figlia avrebbe causato in un incidente d’auto. Ma questa volta il truffatore non ha fatto bene i compiti, la figlia dell’anziana infatti era in casa. E a questo punto l’arzilla signora ha “giocato” quanto basta con il malvivente permettendo alla polizia di intervenire per arrestarlo sul fatto.
“Potevo dirgli subito che non poteva essere mia figlia, ma ho pensato di stare al gioco per guadagnare tempo. Non è possibile che queste persone possano spaventare così la gente. Ho continuato a stare al telefono e non mi mollava. Mi ha chiesto tante cose, se ero sola in casa e altro, parlando dei soldi necessari a pagare l’avvocato per evitare l’arresto di mia figlia. Tutto mentre proprio mia figlia era al telefono con la polizia”.
Il giovane truffatore, un 18enne napoletano, era probabilmente in trasferta in Emilia proprio per eseguire una serie di truffe mirate. Ora ha obbligo di dimora e di firma a Napoli. Continuano nel frattempo le indagini per individuare l’organizzazione criminale che sta alla base di queste truffe.
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