REGGIO EMILIA – Sono 230 gli operatori sanitari che in provincia di Reggio Emilia sono positivi al Coronavirus, tra medici e infermieri di ospedali e strutture sanitarie dell’azienda Usl e dei due ospedali privati accreditati, Salus Hospital e Villa Verde. In tutto i dipendenti sono circa 7 mila. E proprio nei confronti del personale sociosanitario la Regione Emilia Romagna ha avviato uno screening di massa, a partire da domani. I test sierologici permetteranno di verificare attraverso un prelievo del sangue la presenza degli anticorpi e quindi di capire se il paziente è venuto in contatto con il virus, se è o è diventato immune.
L’azienda Usl di Reggio Emilia ha messo in campo un lavoro massiccio di esecuzione dei tamponi a pazienti che sono nelle loro abitazioni o nelle case di riposo. E’ il motivo che sta alla base dei numeri ancora alti sul nostro territorio di casi di di positività. Ne parleremo nella nostra trasmissione “Il medico e il cittadino” che andrà in onda questa sera alle 21 su Telereggio, ma che abbiamo registrato nel corso della giornata.
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Nei cosiddetti Drive In possono essere effettuati fino a 250 tamponi a pazienti in auto. Negli ambulatori Covid allestiti accanto ai medici di medicina generale si può arrivare a visitare fino a 140 persone al giorno. Poi ci sono i test effettuati agli ammalati nelle loro abitazioni, in condizioni non gravi. Sono diverse centinaia i tamponi che l’azienda Usl effettua ogni giorno su tutta la provincia.
L’allentarsi della tensione sugli ospedali ha permesso di cambiare la strategia nella lotta al Coronavirus: “All’inizio le persone andavano sui pronto soccorsi e riempivano gli ospedali, adesso ci siamo organizzati sul territorio dove ci sono i casi meno gravi ma comunque ci sono gli ammalati”, spiega Cristina Marchesi, direttore sanitario dell’Ausl
Sono 15 le squadre dei professionisti che si occupano dei tamponi al di fuori degli ospedali: “Abbiamo messo in piedi una macchina da guerra e riusciamo a fare molti più tamponi di quelli che facevamo prima, anche perché riusciamo ad analizzarne molti di più”.
Dal 16 marzo infatti è attivo il laboratorio del Santa Maria Nuova che arriva ad analizzare fino a 500 tamponi al giorno. Gli stessi professionisti affiancano anche gli operatori delle strutture per anziani, alcune delle quali stanno vivendo momenti critici: “Abbiamo effettuati moltissimi tamponi agli ospiti sintomatici delle Cra, i numeri sono sempre consistenti perché siamo entrati in modo massiccio nelle Cra, non ci dobbiamo stupire se i numeri sono consistenti perchè abbiamo spostato il focus nelle Cra”.
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