REGGIO EMILIA – Oltre venti giorni di attesa per effettuare la cremazione di una salma a Reggio. Sono questi i tempi nell’emergenza coronavirus, con i cadaveri che restano custoditi in obitorio e in apposite celle. Una situazione critica, anche, se inevitabile, vista la situazione che si è venuta a creare con l’aumento di decessi dovuti al coronavirus. Normalmente la salma viene cremata entro le 48 ore dal proprio arrivo.
A Piacenza il 23 marzo il forno crematorio, attivo per 20 ore al giorno era andato addirittura in tilt: all’esterno della struttura era stato posizionato un container frigo per ospitare temporaneamente le bare. A Parma, nei giorni scorsi, la società di gestione aveva lanciato l’allarme: “Se non calano i decessi non riusciamo più a gestire la situazione”. A Modena i tempi di attesa rispetto a quelli di Reggio risultano ancora più lungh, la città aveva ricevuto nei giorni scorsi salme provenienti dalla provincia di Bergamo, trasportate sui furgoni
dell’esercito.
Il forno crematorio di Reggio è omologato per effettuare sei cremazioni al giorno. L’attività potrebbe essere incrementata attraverso una deroga che dovrebbe essere concessa dall’amministrazione provinciale. Un passaggio tuttavia non così semplice nè scontato. Estendere l’orario di attività del forno crematorio significa dover usufruire di personale in più.
Reggio Emilia emergenza cremazione morti tempi d'attesa coronavirus covid19 forno crematorio cimitero di Coviolo