REGGIO EMILIA – Nei Musei Civici c’è una new entry: un esemplare femmina di sciacallo dorato, giunto in museo in seguito a uno spiacevole incidente, che conferma però l’approdo sul territorio emiliano di una specie nuova. “Provenendo dai Balcani, è stato avvistato per la prima volta in Italia alla metà degli anni ’80 ed è del 2020 la prima segnalazione sul territorio parmense”, le parole di Silvia Chicchi, responsabile delle collezioni naturalistiche.
A gennaio dello scorso anno, l’animale è stato investito da un’auto in una piccola frazione della Bassa parmense, vicino a Sorbolo. Dopo l’incidente, la spoglia è stata richiesta dal museo per l’imbalsamazione, eseguita da una ditta specializzata. In questo modo i visitatori potranno avere un riferimento per il confronto con specie simili come il lupo o la volpe. “Ci sono dei caratteri che permettono di distinguere, ad esempio, il portamento della coda, l’assenza del pennacchio bianco tipico della volpe”, ha aggiunto Chicchi intervistata a Buongiorno Reggio.
L’obiettivo, in questa fase iniziale, è quello di preservare una specie che sta esplorando un territorio nuovo e che si deve ricavare una propria nicchia ecologica. Potrebbe sorgere però il dubbio riguardo al problema della conflittualità con l’uomo. “E’ una specie abbastanza discreta, che si ciba di micro mammiferi, di micro vertebrati e di frutta. Nello stomaco dei due esemplari uccisi è stata trovata dell’uva, per cui non dovrebbe essere nocivo rispetto alle attività dell’uomo”.
E’ importante, quindi, diffondere la notizia della presenza di questa specie per scongiurare confusione ed eventuali abbattimenti impropri. Ma, soprattutto, l’arrivo al museo di un nuovo esemplare può diventare un importante strumento didattico: “Il fatto di poter mostrare fisicamente un esemplare permette di lavorare con le classi, sensibilizzare alla tutela dell’ambiente, al rispetto della fauna selvatica e soprattutto a una curiosità e conoscenza verso questo mondo”.
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