REGGIO EMILIA – Gli effetti speciali pirotecnici dei Rammstein alla Rcf Arena hanno comportato l’emissione in atmosfera di una consistente quantità di anidride carbonica. L’equivalente di quanto produrrebbe un’auto di media cilindrata percorrendo 7400 chilometri. La stima l’ha calcolata un gruppo di ricerca di Unimore, attivo presso il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria. “Le emissioni sono state calcolate considerando una combustione di 1000 litri di benzina”, spiega il ricercatore Devid Sassi, coordinatore del centro, denominato LCA Working Group, che ha voluto con la sua analisi sensibilizzare sul tema della sostenibilità ambientale dei grandi eventi.
“consapevoli – si legge nel report – che sarebbe necessario valutare in modo molto più approfondito, l’impatto totale di un evento nel suo complesso”.
Certamente quella dei Rammstein è stata una data sui generis, visto la caratteristica della band tedesca di spingersi fuori ogni limite nelle loro performance. La sollecitazione dei ricercatori di Unimore è stata inviata ai consiglieri comunali di Reggio. “Ci teniamo a sottolineare – si legge – che gli eventi musicali sono parte del nostro patrimonio culturale e come tali vanno salvaguardati, valorizzati e protetti.
Il rispetto dell’ambiente è però una prerogativa e un impegno anche della musica che dovrebbe mettere in atto comportamenti ecosostenibili”.
Un punto di vista che è stato condiviso dalla lista Coalizione Civica che per voce del consigliere Dario De Lucia sottolinea come l’adozione di pratiche sostenibili come la riduzione dei rifiuti prodotti e la promozione di mezzi di trasporto ecologici, sia essenziale per mitigare l’impatto sull’ambiente.
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