REGGIO EMILIA – Da un silenzio surreale, interrotto prevalentemente dal traffico sulla via Emilia, è stato accolto il feretro, arrivato dalla camera ardente allestita a Coviolo.
Davanti alla chiesa di San Francesco da Paola, nel quartiere Ospizio, in tanti si sono raccolti distribuendosi anche lungo il marciapiede che si collega al sagrato. Chi conosceva Luigi Vista ha voluto in primo luogo esprimere la propria vicinanza ai suoi genitori, al papà Carmine e alla madre Anna, straziati dal dolore. Lo ha fatto fin dai primi momenti di attesa dell’inizio della messa esequiale, celebrata dal parroco Matteo Bondavalli.
“Gigi”, come era chiamato in famiglia e tra amici, aveva solo 22 anni. Lavorava a Rubiera al bar pasticceria Il Castello, il locale da cui stava facendo rientro quando si è verificato il tragico incidente, intorno alle 12.30 di martedì scorso, lungo via Bocconi a San Maurizio. Al volante di una utilitaria, nel perdere il controllo del mezzo si è scontrato con un camion che viaggiava verso Modena.
Un impatto che non gli ha lasciato scampo. Molti dei giovani presenti al funerale erano suoi compagni di squadra. Il calcio era infatti la grande passione di Luigi, che aveva militato in diverse società tra cui Arcetana e Real San Prospero. Nel ruolo di seconda punta era ammirato per la sua velocità e destrezza. Commozione e dolore anche a Torre Annunziata, il suo paese d’origine, dove sono numerosi i coetanei che con lui avevano condiviso allenamenti e partite. Il 22enne viveva in via Paradisi, dove il padre aveva da poco aperto un’attività. Oltre ai genitori, lascia due fratelli e una sorella.
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