REGGIOLO (Reggio Emilia) – Voleva pagare due cocktail con banconote false durante la Festa della Birra di Reggiolo, al Parco dei Salici. La barista, accortasi del tentativo, ha allertato il comandante della locale stazione, il maresciallo capo Ilenia Gatta che, libera dal servizio, si trovava proprio nel parco dove era in corso l’evento.
In seguito ai controlli, l’uomo è stato trovato in possesso di 84 banconote contraffatte, tra quelle che aveva addosso e quelle rinvenute nell’auto. Per questo motivo con l’accusa di spendita e introduzione nello Stato, senza concerto, di monete falsificate, i carabinieri della stazione di Reggiolo, lo hanno denunciato alla Procura della Repubblica.
I fatti risalgono alla serata di martedì 17 giugno. Il 53enne mantovano ha prima cercato di pagare con una banconota da €20,00 e, dopo il primo rifiuto, con una da €50,00, entrambe risultate contraffatte al controllo della cassiera, supportata da un dispositivo di verifica. A questo punto l’uomo, ha completato l’acquisto usando il bancomat, e si è seduto con la fidanzata a un tavolo, a consumare bevande e a mangiare qualcosa.
La barista però, vedendo il maresciallo capo all’evento la informava dell’accaduto, immediatamente scattavano i controlli e il 53enne è risultato in possesso di altre banconote sospette, tra cui alcune recanti la scritta “prop copy”, quelle usate per scopi cinematografici o di gioco, e altre modificate nel tentativo di rimuovere tale scritta per renderle “spendibili”. In totale, l’uomo aveva con sé 14 banconote da €10,00, 5 banconote da €20,00 e 2 banconote da €50,00. In auto, invece, c’erano, all’interno di un portadocumenti in pelle, 59 banconote da € 20,00, palesemente contraffatte.
In riferimento, all’accaduto, il sindacato SIM Carabinieri con una nota stampa esprime il proprio plauso al Maresciallo Capo Ilenia Gatta, comandante della Stazione Carabinieri di Reggiolo, per l’intervento tempestivo e risolutivo che ha portato al sequestro di numerose banconote contraffatte. “Particolarmente significativo – sottolinea il Sim Carabinieri – è il fatto che il collega, libero dal servizio e presente sul posto con la propria famiglia, non abbia esitato a intervenire con prontezza, senso del dovere e altissima professionalità”.