CAVRIAGO (Reggio Emilia) – “Ricorre quest’anno il 70° anniversario della costruzione del cinema e il 25° della multisala”, ha ricordato Vincenzo Delmonte, amministratore delegato della cooperativa Novecento.
Birocci e cavalli per trasportare la sabbia dall’Enza, giovani in bicicletta con un carico di mattoni di fornace sul manubrio, perfino bambini con carriole piene di ciottoli di fiume. Nel dopoguerra era tanta la voglia di Cavriago di avere di nuovo un cinema-teatro dopo tante sofferenze e lutti. E il sostegno al progetto fu corale. “E’ iniziato nel 1950 – ha aggiunto Delmonte – con la costruzione che ha visto coinvolto l’intero paese”.
Due libri, con 800 fotografie e 451 pagine, la raccolta di una settantina di testimonianze per raccontare la realizzazione di quel sogno. Sono frutto del lavoro di ricerca e di scrittura di Giuseppe Guidetti, Riccarda Masetti, Brunetta Partisotti, Franco Piccinini e Letizia Valli. Quell’edificio inaugurato nel 1951 ha ospitato per decenni proiezioni cinematografiche, ma non solo. “Riviste, teatro, iniziative di carattere culturale, dibattiti di carattere politico fino al 1985, quando a causa delle nuove normative sulla sicurezza il teatro è stato chiuso”.
Dieci anni di vuoto e poi, di nuovo, la voglia prepotente di ripartire con un ambizioso progetto. A dare la spinta un referendum nel 1992 sul recupero del cinema di via del Cristo: “E’ stata fatta la ristrutturazione da parte dell’amministrazione comunale e nel 1996 è iniziata l’avventura della multisala Novecento”.
Gian Piero Del Monte
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