CASINA (Reggio Emilia) – Eventi e spettacoli con un comune denominatore: il Parmigiano Reggiano. Nel comune appenninico è in corso la 58ª edizione della fiera dedicata al Re dei Formaggi: sono 41 i caseifici aderenti all’iniziativa che ha preso il via venerdì sera e si concluderà lunedì. I primi riscontri sono positivi.
“È una 58ª edizione che si è aperta in maniera straordinaria con tanta gente – ha dichiarato il sindaco Stefano Costi – Lascia presagire a un buon prosieguo di questa fiera, che culminerà lunedì sera con l’elezione del miglior formaggio”. Parmigiano Reggiano sempre più importante per l’economia del luogo: nel 2023 gli 83 caseifici della montagna del comprensorio hanno prodotto oltre 861mila forme, con una crescita dell’11% rispetto al 2016. In aumento anche la produzione di latte: oltre 419.000 tonnellate con un +9,3% rispetto al 2016.
“C’è un rapporto tra il formaggio e il territorio – ha detto Nicola Bertinelli, presidente del consorzio – Il Parmigiano Reggiano, grazie alla montagna, ha un prodotto dalle qualità organolettiche insuperabili e una grande biodiversità. La montagna grazie al Parmigiano Reggiano vede la presenza e il presidio dell’uomo”. Tanti i giovani che si stanno avvicinando al Parmigiano Reggiano nelle zone di montagna: “L’età media del conduttore aziendale nelle aree del Parmigiano Reggiano di 57 anni, nella zona di montagna è sotto i 40 anni – ha aggiunto Bertinelli – Tanti giovani hanno deciso di insediarsi, di rimanere o di entrare nei luoghi della filiera di montagna”.
Sempre rimanendo nel territorio di Casina, fino al 29 settembre il castello di Sarzano ospiterà la mostra “Cow Boys”, con le fotografie di Alessandro Bartoli: “Ho fotografato allevatori e paesaggi abbattendo un po’ i muri dei generi – ha dichiarato l’autore – Credo abbiano scelto il mio lavoro il mio percorso per il forte legame tra il paesaggio, l’umano, l’insediamento e il lavoro dell’uomo”.
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