GATTATICO (Reggio Emilia) – E’ cominciata a Casa Cervi di Gattatico la 13ª edizione della Scuola di Paesaggio “Emilio Sereni”.
“Noi qui stiamo testimoniando il bisogno di questa grande passione civile – le parole di Albertina Soliani – Ci sono parecchi giovani qui e questo è un grande segnale”. La passione civile è quella dei Cervi, che hanno sognato un mondo libero e hanno lavorato e combattuto per conquistarlo. E’ quella di Emilio Sereni, dirigente comunista, partigiano, grande intellettuale, che dedicò alla storia del paesaggio agrario il suo libro più importante.
La biblioteca e l’archivio di Sereni sono custoditi dall’istituto Cervi, che da 13 anni organizza a Gattatico la Scuola di Paesaggio. Cinque giorni di lezioni, incontri e laboratori a cui partecipano studenti di architettura e agronomia, ricercatori, dottorandi. “Siamo un centinaio e stiamo lavorando intorno alla scuola estiva, in gran parte presenti ma anche online. I relatori sono una trentina”, ha aggiunto la Soliani.
Nel 2019 fu esaminato il ruolo dell’acqua come risorsa ambientale, l’anno scorso al centro c’era il rapporto fra città e campagne. E quest’anno cosa si studia? “Questa volta in particolare le aree interne, l’Italia delle valli, degli appennini, delle zone paludose. Un territorio che ha sviluppato una coscienza di sé e una propria identità”, ha concluso la Soliani. Aree rurali, che sono state marginalizzate dal processo di sviluppo e che oggi, anche nelle nostre montagne, cercano il rilancio come ambiti di sperimentazione di un nuovo rapporto tra uomo, attività economica e natura”.
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