REGGIO EMILIA – L’anno scolastico è iniziato, ma non mancano i problemi legati alla carenza di personale. In particolare, per quanto riguarda il personale Ata. Una situazione che la Uil scuola di Reggio Emilia non esita a definire drammatica, tanto da lanciare una campagna per raccogliere le denunce dei lavoratori da portare ai vertici ministeriali e regionali.
“Non ci fermeremo finché non saranno garantite condizioni di lavoro dignitose e risorse adeguate al funzionamento delle nostre scuole”, denuncia in una nota il sindacato. Nonostante l’incremento di certificazioni per problemi fisici che ha portato al demansionamento di molti operatori, l’organico è stato ulteriormente tagliato denuncia Uil Scuola, secondo cui si stanno mettendo a rischio servizi essenziali, a cominciare dalla sicurezza degli studenti. “Collaboratori scolastici costretti a pulire 15 aule in 2 ore – la denuncia di Luigi Fiorentino, segretario Uil Scuola Reggio Emilia – Due unità assegnate su tre plessi con la mancata sorveglianza di classi e classi sullo stesso plesso. Assistenti amministrativi costretti a utilizzare delle piattaforme complesse senza alcuna formazione”.
A peggiorare la situazione, il divieto di sostituire le assenze per i primi 7 giorni: “Il personale Ata è una risorsa fondamentale per il buon funzionamento delle scuole e va valorizzato adeguatamente. Le continue richieste di svolgere mansioni aggiuntive, spesso al di fuori delle proprie competenze, senza alcun riconoscimento economico o formativo, sono inaccettabili” ha concluso Fiorentino che ha ricordato il drammatico caso di Milano dove maestre e bidelle furono accusate di negligenza, processate e assolte in secondo grado, in seguito alla morte di un bambino. Episodio che dimostra come carenza di personale e lavoro precario possano avere conseguenze tragiche.
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