MELBOURNE – Due contatti sulla posteriore destra, uno a pochi secondi dall’inizio della corsa e uno proprio sul finire, sono la sintesi di un’altra domenica da incubo per le Ferrari in una giornata – va detto – da dimenticare anche per la direzione di corsa in Australia e per tutta la Formula 1. A Melbourne è andata in scena una sorta di fiera dell’assurdo, ben tre bandiere rosse e altrettante ripartenze, due delle quali ritenute “assolutamente non necessarie” da piloti e box, ma andiamo con ordine. Allo scatto del Gran Premio Charles Leclerc prova un approccio aggressivo, Stroll su Aston Martin lo tocca mettendolo fuori causa – gara finita per il monegasco dopo poche curve. Resta Carlos Sainz, che lotta ai piedi del podio costituito da Max Verstappen, primissimo, Lewis Hamilton a sorpresa secondo e Fernando Alonso, terzo. A tre giri dalla fine il nuovo colpo di scena: la HAAS di Magnussen va a muro, sparando per la pista una gomma e una nuvola di pezzi vari – bandiera rossa, si riparte ancora. Ci sono di fatto una manciata di curve in cui giocarsi tutto daccapo, una specie di micro Sprint Race e, come inevitabile, l’aggressività sale al massimo. Ri-pronti via, Sainz scatta più lento degli altri ma vede il pertugio all’interno su Fernando Alonso, lo tocca e lo manda fuori pista mentre altri tre incidenti si verificano negli stessi istanti e nella stessa curva; nuova bandiera rossa, e stavolta la scure della penalità si abbatte pesantemente su Sainz che riparte sì al quarto posto per un assurdo ultimo giro da parata dietro la Safety Car, ma con i cinque secondi inflittigli dalla direzione di corsa scivola dodicesimo. Zero punti dunque, con la rabbia della Ferrari e del pilota spagnolo, tra polemiche – va detto – uniformi a tutti i livelli della classifica, inclusa la vetta: pure Max Verstappen si è detto “stupito” delle decisioni prese dalla direzione di gara australiana, ma l’ha fatto dall’alto dei suoi 69 punti in classifica, contro il 20 di Sainz e i soli sei di Charles Leclerc. Caos o non caos la Red Bull continua a macinare mentre le Ferrari pasticciano: ora avranno un mese per rimettere a posto le cose e presentarsi in Azerbaigian più competitive, magari anche un po’ più lucide.
Caos in Formula 1: vince Verstappen. Leclerc fuori, Sainz penalizzato
2 aprile 2023
Tre bandiere rosse in Australia nel terzo Gran Premio dell stagione. Ferrari entrambe a secco. Ora un mese di stop, si torna in pista a fine aprile in Azerbaigian
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