REGGIO EMILIA – Giovanni Tarquini sempre più lontano dal centrodestra. I vertici nazionali dei partiti di Governo non gradirebbero il suo profilo e la situazione non solo non si è sbloccata negli ultimi giorni, ma si è addirittura complicata. E così il gruppo dirigente reggiano di Fratelli d’Italia, che si riunirà nelle prossime ore, potrebbe chiedere un passo avanti al coordinatore provinciale Alessandro Aragona che peraltro aveva lavorato a lungo negli ultimi tempi per tessere la tela Tarquini.
La candidatura a sindaco di Aragona, però, dovrebbe passare un doppio esame: quello degli alleati locali e soprattutto quello dei palazzi romani.
L’altra soluzione, le cui quotazioni sono date in ascesa, porta alla figura di Liborio Cataliotti, ex coordinatore provinciale di Forza Italia, avvocato penalista che non ha certo bisogno di presentazioni. Un nome che avrebbe nel parlamentare Gianluca Vinci il principale sponsor: il progetto sarebbe analogo a quello disegnato per Tarquini, lista civica sostenuta dalle forze del centrodestra.
Ma attenzione, se a Tarquini dalla capitale verrebbe rimproverato il fatto di essere il legale del sindaco di Bibbiano Carletti nel processo affidi, non va dimenticato come Cataliotti risulti l’avvocato di importanti dirigenti del comune di Reggio sia nel procedimento sui presunti appalti pilotati, sia nell’inchiesta sulle presunte nomine irregolari.
Una candidatura di Cataliotti potrebbe, peraltro, far allontanare Tarquini anche dall’ipotesi di una discesa in campo in maniera completamente autonoma, senza apparentamenti dunque..
Il nome di un altro avvocato, il civilista Stefano Cosci, emerso nelle ultime ore, troverebbe fondamento in un contatto risalente alla scorsa estate e poi non approfondito.
E mentre nei prossimi giorni il centrosinistra annuncerà finalmente il proprio candidato, nel centrodestra i tempi sono destinati ad allungarsi.
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