BIBBIANO (Reggio Emilia) – Più di cento carabinieri. E poi agenti della polizia municipale, tecnici di Enel e di Ireti, una squadra di cinque vigili del fuoco, personale dell’ufficio tecnico del comune di Bibbiano e dei servizi sociali dell’Unione Val d’Enza. E’ stato imponente il dispiegamento di uomini nel corso della maxi operazione effettuata all’interno di due campi nomadi della frazione di Barco, disposta dalla procura per accertare eventuali abusi edilizi. 14 persone sono state arrestate con l’accusa di furto di energia elettrica. 20, tra campine e roulotte, sono state poste sotto sequestro.

L’indagine è stata avviata dai carabinieri di Bibbiano esattamente un anno fa. Le due aree, in via Sauro a ridosso della fermata della linea Reggio – Ciano e in via Nenni, tra Barco e Bibbiano, sono di proprietà privata. Vi vivono circa sessanta persone. Il confronto tra gli accertamenti tecnici, i rilievi aerei, le planimetrie e i dati catastali con le misure delle unità abitative sul posto ha permesso di evidenziare una situazione ben diversa da quella descritta negli atti ufficiali. Enel ha informato che non risultavano forniture di energia elettrica. Il blitz è scattato alle 7.30. Oltre ai militari reggiani, tra gli altri i colleghi di Modena, Parma e Piacenza e i forestali. Sono stati i carabinieri a richiedere l’intervento dei tecnici e del personale del comune per i rilievi sugli impianti elettrico e idrico.
Le 14 persone sono state arrestate in flagranza di reato. Si trovano ai domiciliari in attesa di essere processate per direttissima. Oltre alle 20 unità abitative, sono stati sequestrati documenti bancari e carte prepagate per ulteriori approfondimenti.















