NOVELLARA (Reggio Emilia) – Dopo Guccini, Beppe Carletti cerca un altro “socio”. Lo ha individuato nel parroco del suo paese, invitandolo a fornirgli le parole più adatte al progetto musicale che da qualche settimana gli sta frullando in testa.
Al fondatore dei mitici Nomadi, band che va verso il sessantennale e che il 23 aprile prossimo uscirà con un album di inediti, la lampadina si è accesa notando il successo del cantautore Stefano Picchi che aveva chiesto a Papa Francesco di poter trasporre in musica alcune sue frasi. Ne è nata una hit che sta facendo il giro del mondo. Nella canzone che è ancora in fase gestazionale la scelta si è orientata su un “collega” minore del Santo Padre: don Giordano Goccini. “Adesso lo incontrerò perché non è che abitiamo tanto distanti – ha scherzato Carletti – La musica l’ho già pronta da mesi, pensavo a qualcosa di mistico tipo un’ave Maria”.
Spiritualità e purezza interiore saranno gli elementi alla base sia dello spartito che del testo, che potrebbe trovare ispirazione nell’esperienza vissuta da don Goccini nei reparti Covid in questi mesi, a fianco dei malati della pandemia. “C’è il problema, però, di fare qualcosa che io non sono capace di fare – ha confessato il sacerdote – Beppe mi sta chiedendo una cosa che io non so fare, tuttavia mi piace molto l’invito poiché lo sento come una chiamata da parte sua. Mi fido di lui e delle sue competenze perché uno che da 60 anni calca i palcoscenici di tutto il mondo, insomma, ne sa”.
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